Perché il covid non si è “raffreddorizzato” e cosa ci aspetta

di Redazione

Perché il covid non si è “raffreddorizzato” e cosa ci aspetta

| mercoledì 01 Giugno 2022 - 02:07

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Perché il covid non si è “raffreddorizzato” e cosa ci aspetta

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Mattina con noi’ su Cusano Italia Tv, a proposito della coronavirus.

“L’incertezza è sempre ciò che bisogna comunicare sulla salute – ha affermato Pregliasco – la natura ci insegna che bisogna andare a step successivi. Le previsioni per il covid però sono unanimi nel dire che quest’inverno una recrudescenza del virus ci sarà.

Perché il covid non si è “raffreddorizzato

L’ipotesi più probabile è che questo virus sia ormai meglio adattato, con la benevolenza di Omicron, che è meno cattivello anche se non si è ancora raffreddorizzato come dice qualcuno, in più abbiamo la vaccinazione ed altri richiami vaccinali che saranno proposti a tutti”.

Tutto questo, continua Pregliasco, “salvo che non esca fuori una variante carogna inattesa, è probabile che ci siano momenti di transizione verso l’endemia, il che vorrà dire una presenza con andamenti ondulanti: crescita nei periodi invernali e decrescita in quelli estivi.

L’augurio è che queste onde siano un po’ come quelle di un sasso in uno stagno, le più alte sono le prime ma poi vanno a digradare in un percorso pluriennale. Però tutto ciò non ci deve far abbassare troppo la guardia, mantenere ancora il buon senso e suggerire qualche restrizione. Immagino non sarà più possibile fare un lockdown, bisogna prendere atto della convivenza col virus e le misure di contenimento hanno permesso di mitigare la diffusione del virus”.

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