“L’hanno trovato poco fa”. Saman Abbas, la svolta improvvisa nel caso

di admin

“L’hanno trovato poco fa”. Saman Abbas, la svolta improvvisa nel caso

| mercoledì 22 Settembre 2021 - 15:33

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“L’hanno trovato poco fa”. Saman Abbas, la svolta improvvisa nel caso

Si stringe il cerchio intorno alla larga fetta di famiglia di Saman Abbas, la ragazza di 18 anni scomparsada fine aprile scorso e che si teme sia stata uccisa e fatta a pezzi dai suoi familiari che volevano imporle un matrimonio combinato nel suo Paese d’origine. Grazie a un mandato di cattura europeo, stamattina è stato arrestato lo zio Danish Hasnain: l’uomo è stato trovato in una casa della periferia di Parigi e bloccato dalla polizia francese.

Il pakistano è stato rintracciato grazie a indagini svolte in collaborazione con i carabinieri di Reggio Emilia. Hasnain è uno dei cinque parenti della ragazza di 18 anni  indagati per l’omicidio ed è stato indicato come esecutore dell’omicidio dal fratello di Saman. Restano ricercati i genitori che però sono riusciti a fuggire in Pakistan. Ad accusare la famiglia è anche il fidanzato della ragazza, anche lui di origine pachistana e con il quale la giovane aveva deciso di sposarsi.

Ma la loro relazione era osteggiata dalla famiglia che aveva scelto per lei un altro sposo in Pakistan. La giovane si era ribellata a un matrimonio forzato in patria ed è scomparsa da Novellara dal 30 aprile. Il corpo della ragazza non è mai stato trovato, nonostante le lunghe settimane di ricerche nei campi di Novellara: secondo una lettera anonima, sarebbe nel torrente Bagna.

La storia

L’allontanamento: a novembre 2020Saman denuncia i genitori, rifiutando il progetto di matrimonio combinato (22 dicembre) che avevano per lei. Siccome la ragazza era ancora minorenne, è stata affidata a una struttura protetta nel Bolognese.

La scomparsa: la 18enne pachistana Saman Abbas si allontana dalla comunità in cui vive, da novembre 2020, l’11 aprile scorso. Ritorna a casa per prendere i suoi documenti, ma i genitiori non ne vogliono sapere. E lei li denuncia di nuovo. Il 5 maggio i carabinieri vanno a cercarla a casa a Novellara, ma non c’è: è scomparsa da fine aprile.

Il viaggio in Pakistan: Shabbar Abbas , 45 anni, e Nazia Shaheen, 48, sono i genitori di Saman: hanno fatto rientro in Pakistan l’1 maggio scorso, con un biglietto comprato due giorni prima. Il padre aveva detto che Saman era in Belgio e stava bene.

L’inchiesta: la procura di Reggio Emilia apre un fascicolo per omicidio premeditato indagando il padre Shabbar Abbas, la madre Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain, i cugini Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz.

Gli amici: alcuni conoscenti di Saman hanno raccontato che la ragazza poco prima di scomparire aveva svelato di essere felice, perché i genitori le avevano detto di aver accettato i suoi sentimenti: “Mi lasciano partire con il mio ragazzo”.

Il video choc: spunta un video dalle telecamere di servizio dell’azienda agricola in cui lavorava la famiglia di Saman: si vedono lo zio e i cugini che passano davanti alle telecamere con le pale. La Procura è certa che stessero preparando una buca per seppellire il corpo della ragazza.

L’ordinanza: nelle carte dell’inchiesta, il fratello della giovane racconta che a uccidere la sorella è stato lo zio Danish. “Probabilmente l’ha strangolata”, spiega. A quanto racconta il ragazzo, nella famiglia tutti temevano lo zio.

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