“L’ ho trovato sul suo cellulare”: Pago rompe il silenzio e vuota il sacco su Alessandro e Serena

di admin

“L’ ho trovato sul suo cellulare”: Pago rompe il silenzio e vuota il sacco su Alessandro e Serena

| mercoledì 03 Giugno 2020 - 11:52

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“L’ ho trovato sul suo cellulare”: Pago rompe il silenzio e vuota il sacco su Alessandro e Serena

In uno stralcio del suo libro, anticipato dal settimanale Chi, Pago racconta la sua versione dei fatti a proposito della fine della lunga storia d’amore con Serena Enardu. Il cantautore sostiene di avere dovuto cambiare in corsa il capitolo del libro dedicato alla storia con Serena, modificandolo con le novità presumibilmente apprese dopo la loro partecipazione di coppia al Grande Fratello Vip.

Una volta lasciata la Casa, Pago e Serena si sono lasciati. Per la seconda volta, la prima crisi si era consumata qualche mese prima a Temptation Island Vip. Già in quell’occasione, il cantautore aveva lasciato intendere di avere appreso certi elementi che l’avevano spinto a volere interrompere la storia con Serena. Nel suo libro entra nei dettagli della questione, raccontando quanto sarebbe accaduto quando tutto è precipitato.

La versione di Pago sulla crisi con Serena Enardu
Nel libro, Pago si rivolge direttamente all’ex compagna. È una lettera a chiarire quello che sarebbe accaduto durante quei giorni difficili che hanno cambiato la loro storia. “Cara Serena, ho smesso dentro di me di chiamarti amore” scrive il cantautore “È il 22 aprile. Il mio cuore non batte più come prima. Nei capitoli consegnati a febbraio, prima del coronavirus, ‘Tu lo sai’ che ero pronto a convolare a nozze. La quarantena è una vera prova d’amore per ogni coppia che decide di superare insieme un momento drammatico. E noi, noi no. Siamo quelli che non ce la facciamo, non ce la faremo o forse siamo semplicemente destinati a non stare insieme. Poche parole, contano i fatti”. Già in quei primi giorni seguiti al lockdown, Serena e Pago si sarebbero riscoperti distanti:

Improvvisamente abbiamo smesso di parlarci da innamorati. Questo lo sappiamo. Anzi, lo sai tu. Sono tornate fuori tutte le vecchie problematiche che fondamentalmente tu non hai mai cancellato dentro al tuo cuore, in profondità, con una rabbia che non si cancellerà mai. Problemi che poco hanno a che fare con l’amore. L’iter è stato lo stesso, lo avevo già vissuto. Tu che inizi a parlare di meno, l’amore mentale e fisico che viene meno, fino a quando siamo stati in grado, questa volta, di non trascinarci a lungo.

Il ruolo di Alessandro Graziani nella crisi
Pago prosegue e, sempre rivolgendosi a Serena, racconta che gli eventi sarebbero precipitati l’11 maggio scorso quando, come mai aveva fatto prima di quel momento, il cantautore avrebbe letto quanto contenuto nel cellulare della compagna: “Premesso: questo tsunami mi ha ucciso ancora una volta perché mi sono scontrato dinanzi alla mancanza di verità, dinanzi all’omertà. E non me lo aspettavo. L’11 maggio il crollo. Succede qualcosa dal quale non si può più tornare indietro. I vecchi tempi sono tornati o forse non sono mai andati via per te. Ti chiudi in bagno. Il tuo cellulare però resta fuori. Non lo avrei mai fatto. Non l’ho mai fatto. Sono un buono. Chi mi conosce lo sa. Non resisto. Prendo lo smartphone in mano e lo sblocco”. Leggendo il telefono della compagna, Pago racconta di avere scoperto aspetti della breve relazione con Alessandro Graziani dei quali non era al corrente:

Guardando la lista di messaggi su Whatsapp, corro velocemente sotto il nome “Ale” con accanto un emoticon con un orsetto. Già, non ci volevo credere. Quello che leggo, quello che ascolto – ebbene sì anche gli audio – è un qualcosa che non mi fa nemmeno male. È solo una realtà di m*** che devo accettare. Serena, tu non hai avuto un flirt di due giorni in Sardegna con questo ragazzo come mi hai voluto far credere. Ma è stata una vera storia d’amore. E il tutto succedeva, combaciando le date, proprio nel periodo in cui volevi tornare con me. Quando sei uscita dal bagno, quel telefono l’ho lanciato sul lavandino. Ti ho guardato e ti ho detto: “Menomale che mi avevi detto tutto”. La frase che non scorderò mai, però, è una: “Ci sono stata più volte”.

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