Kabir Bedi, la tragedia immane gli ha spezzato il cuore: “Si è tolto la vita” Non c’è stato nulla da fare

di Redazione

Kabir Bedi, la tragedia immane gli ha spezzato il cuore: “Si è tolto la vita” Non c’è stato nulla da fare

| sabato 26 Agosto 2023 - 01:21

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Kabir Bedi, la tragedia immane gli ha spezzato il cuore: “Si è tolto la vita”  Non c’è stato nulla da fare

Kabir Bedi, lo straziante racconto del dramma familiare .L’indimenticabile attore di ‘Sandokan’ ha parlato del devastante dramma che ne ha segnato la vita: tra ricordi, rimpianti.

Una carriera lunga oltre 50 anni e ancora in pieno svolgimento, grazie a progetti sempre nuovi che gli vengono proposti e alla propria disponibilità a mettersi sempre in discussione anche attraverso format nuovi o comunque molto lontani da ciò che gli ha dato il successo.

A 77 anni Kabir Bedi è ancora uno dei personaggi più amati della tv italiana. Del resto il Belpaese lo ha adottato ormai poco meno di 50 anni fa, quando, nel 1976, il regista italiano Sergio Sollima lo scelse quale interprete di Sandokan, il pirata malese creato da Emilio Salgari. Lo sceneggiato si trasformò ben presto in una vera e propria macchina di ascolti, in grado di attaccare al teleschermo tutta la famiglia.

Sull’onda di quel successo la carriera dell’attore nativo di Lahore sarebbe poi proseguita interpretando altri adattamenti di Salgari, da ‘Il Corsaro Nero a La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!’, mentre agli anni ’90 risale ‘Il ritorno di Sandokan’. Quindi, ecco ruoli molto diversi in telefilm come Dynasty o Magnum, P.I. e in soap opera come General Hospital e Beautiful.

Nei tempi recenti Bedi ha prestato la propria professionalità a diversi film di Bollywood, ma non ha mai reciso il legame con l’Italia non solo attraverso la partecipazione ad alcune puntate di ‘Un medico in famiglia’, ma accettando di rimettersi in gioco in un paio di reality show, ‘L’Isola dei Famosi‘, sfiorando il successo nel 2005 (2° posto) e molto più di recente ‘Il Grande Fratello Vip‘, al quale ha preso parte nel gennaio 2022.

Kabir Bedi, la vita stravolta dal suicidio del figlio

La dimensione personale di Kabir Bedi invece non è molto conosciuta. Secondo di tre figli di una famiglia indiana di religione sikh, il nonno materno, Edwin Francis Houlston, fu ucciso durante la Prima Guerra Mondiale. Quanto alla propria vita privata, Bedi è stato sposato tre volte e ha avuto tre figli. I primi due, Pooja e Siddarth, sono frutto del primo matrimonio con Protima Bedi, dalla quale Kabir ha divorziato nel 1973, mentre dall’unione con Susan Humphreys, iniziata nel ’79, è nato Adam.

La vita di Kabir Bedi è stata però scandita anche da due gravi lutti. Nel 2004 l’attore ha visto morire ad appena 51 anni l’attrice indiana Parveen Babi, con la quale aveva intrecciato una relazione dopo il divorzio da Susan Humphreys. Otto anni prima, invece, nel 1997, Kabir ha dovuto sopportare il dolore più atroce per la vita di un uomo, il suicidio del secondogenito Siddarth.

Kabir Bedi ai tempi di Sandokan
Kabir Bedi nei panni di Sandokan, lo sceneggiato che lo ha reso famoso – foto Ansa –

Kabir Bedi, la malattia del figlio e il ricordo struggente

Il ragazzo si è tolto la vita ad appena 25 anni provocando una ferita destinata a non rimarginarsi mai più nel cuore dei genitori. Kabir Bedi ha trovato la forza per parlarne e, con il passare degli anni, anche per accettare un gesto in apparenza senza spiegazioni, ma legato alla malattia, la schizofrenia, dalla quale Siddarth era affetto. Kabir ne ha parlato ad Alfonso Signorini dopo l’eliminazione dal Grande Fratello Vip’: “Mi ha parlato del suo problema negli ultimi mesi, ho fatto del mio meglio, ma non sono riuscito a salvarlo. Mi sono sentito impotente perché non riuscivo a convincerlo a lottare per vivere. È un dolore incolmabile, ma ho dovuto accettare la sua decisione”.

A rendere ancora più struggente e drammatico quanto accaduto è stato uno straziante biglietto lasciato dal ragazzo prima di compiere il gesto fatale: “Bene questo è quanto per favore non sentitevi in colpa è il mio modo di prendere il controllo e per quanto può sembrarvi strano me ne andrò felice e non triste, se ci sarà una seconda possibilità”. In un’altra intervista, a ‘Oggi è un altro giorno’, invece, Kabir si è soffermato sul dramma della malattia: “Il grande problema della schizofrenia è che chi ne è affetto perde lucidità e non accetta la cosa. Chi cerca di aiutarli non si rende conto quanto sia difficile perché i malati non sono più loro. Solo adesso le medicine sono migliori rispetto ad allora”.

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