Governo convoca d’urgenza il Cts, verso nuove restrizioni: ecco quali

di admin

Governo convoca d’urgenza il Cts, verso nuove restrizioni: ecco quali

| sabato 10 Ottobre 2020 - 15:31

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Governo convoca d’urgenza il Cts, verso nuove restrizioni: ecco quali

Il ministro della salute Roberto Speranza ha convocato per domani, domenica 11 ottobre, alle 15, un Comitato Tecnico Scientifico d’urgenza per decidere le misure da inserire nel nuovo Dpcm. Speranza parteciperà alla riunione — coordinata da Agostino Miozzo — proprio per poter concordare con gli scienziati la linea da tenere per contrastare l’aumento dei contagi da Covid 19.

La convocazione arriva dopo un consulto tra Speranza e Miozzo proprio alla luce della salita della curva epidemiologica e dalla segnalazione di alcuni ospedali di essere ormai al limite della capienza anche se non risultano problemi nelle terapie intensive. (Continua…)

I nuovi divieti e la situazione dei tamponi

In discussione i nuovi divieti ma anche la riorganizzazione del sistema per sottoporre i cittadini al tampone. In moltissime città si attendono infatti ore per effettuare il test e i risultati arrivano anche dopo giorni con gravi conseguenze sui cittadini obbligati a rispettare la quarantena. Una situazione che il Cts reputa grave e pericolosa.

«Dobbiamo agire immediatamente»

Il ministro della Salute, a chi gli chiedeva se siano in arrivo nuove restrizioni, ha risposto che «alcune le abbiamo già fatte, altre le valuteremo in queste ore: abbiamo riunioni permanenti con il nostro mondo scientifico e abbiamo riunioni politiche nelle prossime ore. È chiaro che per me bisogna avere la forza di prendere in carico questa fase nuova immediatamente. Abbiamo un piccolo vantaggio rispetto ad altri Paesi ma non ci si devono fare illusioni e se siamo veloci a capire che c’è un cambio di fase possiamo evitare misure più drastiche». (Continua…)

I dati sul contagio

Nei giorni scorsi, in Italia, il numero di nuovi contagi è salito in modo rapido e per molti versi inatteso, anche secondo le previsioni di alcuni esperti. Nella giornata di venerdì, i contagi hanno superato quota 5300; erano 2.677 il 6 ottobre, 3.678 il 7 ottobre, 4.458 l’8 ottobre. Il direttore dell’istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, che fa parte del Cts, in una intervista al Corriere aveva parlato di una «crescita inattesa dei contagi»: «Siamo preoccupati», aveva aggiunto.

Le misure già prese sulle mascherine

Il 7 ottobre, proprio seguendo le indicazioni espresse dal Comitato tecnico scientifico, il governo ha varato un decreto con il quale si rafforzano le misure per quanto riguarda l’uso delle mascherine, che sono tornate obbligatorie su tutto il territorio nazionale, sia all’interno sia all’esterno, pena sanzioni che arrivano fino a mille euro.

Il Dpcm del 15 ottobre

Un nuovo decreto — che dovrebbe prendere la forma di un Dpcm, un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri — dovrebbe essere firmato il prossimo 15 ottobre. Nel decreto, secondo quanto trapelato, ci dovrebbero essere misure quali il divieto di sostare in piedi fuori da bar e locali, per evitare assembramenti, e l’ipotesi di misure più dure nel caso in cui ci si trovasse di fronte a dati di «trasmissibilità sostenuta e diffusa», «con un valore di Rt regionali prevalentemente e significativamente compresi tra Rt 1 e Rt 1.25». In questo caso, sarebbero probabilmente impossibili da evitare «lockdown locali temporanei su scala provinciale», la «chiusura dei locali notturni, bar, ristoranti inizialmente solo in orari specifici», la decisione di regole più stringenti per le feste private, la raccomandazione alle aziende di favorire lo smart working. L’attenzione si concentra anche su autobus e metropolitane, che viaggiano spesso a capienza piena nonostante dovrebbero essere occupati all’80 per cento.

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