Gioele, riconosciuti gli indumenti: ecco di chi è il corpo

di admin

Gioele, riconosciuti gli indumenti: ecco di chi è il corpo

| mercoledì 19 Agosto 2020 - 14:06

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Gioele, riconosciuti gli indumenti: ecco di chi è il corpo

Le tracce individuate vicino all’autostrada sarebbero di Gioele Mondello, scomparso con la madre Viviana il 3 agosto. Per gli uomini che coordinano le ricerche del bambino i resti ossei e la maglietta sarebbero suoi «al 99 per cento». Le tracce sono state segnalate da uno dei volontari che da giorni affiancano vigili del fuoco, forestali e poliziotti. L’uomo è un carabiniere in congedo. Il posto, coperto da rovi e arbusti si trova a circa 200 metri dall’autostrada e a una certa distanza dal punto in cui è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, ai piedi di un traliccio della rete elettrica. Secondo alcuni uomini che partecipano alle ricerche i resti umani ritrovati «sarebbero di un bambino».

Poco prima ha parlato la zia del bambino, Mariella Mondello, che aveva annunciato il ritrovamento di resti umani. «Hanno trovato die resti. Siamo qui in attesa di capire». A parlare è Mariella Mondello, la zia del piccolo Gioele che si trova nella zona in cui è arrivato il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo con la polizia scientifica. Con lei c’è anche il fratello, Daniele Mondello, il papà di Gioele, che non parla. E’ in auto in silenzio in attesa di sviluppi. Il luogo dove sono stati individuati i resti si trova a circa 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo dove la mamma il figlioletto sono stati visti per l’ultima da un testimone, dopo un lieve incidente. (Continua…)  

E’ stato un carabiniere in congedo, come si apprende, a trovare i resti nei pressi del traliccio dove è stato scoperto il corpo di Viviana Parisi. L’uomo fa parte dei volontari che questa mattina sono venuti per partecipare alle ricerche. «Viviana non lo avrebbe mai ucciso e non aveva paura dei cani», ha detto il papà di Gioele, Daniele Mondello, che guida un centinaio di volontari che stamane, rispondendo al suo appello, intorno alle 7.30, si sono presentati presso il centro di coordinamento sulla statale 113, al distributore di benzina di Caronia.

Dopo le dichiarazioni dei testimoni che hanno visto il piccolo vivo allontanarsi in braccio alla mamma, le attività si concentrano verso la montagna. Armate di bottiglie d’acqua e zainetto, le squadre di volontari – che affiancano i familiari – guidate dal padre del piccolo, setacciano l’area. Trovato un cappellino, ma non è di Gioele. (Continua…)  

«Tutte le ipotesi sono aperte, abbiamo fiducia nei magistrati», dice Mariella Mondello, la zia del bimbo, presente insieme a nonno Letterio. «Siamo genitori anche noi e vogliamo fare la nostra parte», hanno detto alcuni volontari. Appare comprensibilmente molto provato il papà di Gioele. «Viviana non l’ha ucciso, l’amava troppo», ripete a chi gli sta accanto, «dobbiamo trovarlo».

I volontari, non solo siciliani, ma anche turisti in vacanza in zona, stanno setacciando l’area attorno al traliccio, spostandosi via via più avanti. E se Giuseppe Mondello esclude le piste dell’omicidio-suicidio e dell’aggressione da parte di cani, la sorella Mariella non crede che ci fosse qualcosa o qualcuno che ha indotto la la cognata ad allontanarsi: «Era solo nel panico in quel momento, non fuggiva da niente». Daniele – più volte venuto in zona durante questi sedici giorni per cercare qualche traccia utile – per un attimo si guarda attorno, si rivolge alle tante persone presenti: “Grazie a tutti…”, continua.

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