Gatto in classe, chiamano il bidello che lo uccide a bastonate

di redazione

Gatto in classe, chiamano il bidello che lo uccide a bastonate

| venerdì 17 Maggio 2019 - 17:35

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Gatto in classe, chiamano il bidello che lo uccide a bastonate

Colpevole soltanto di essere entrato per caso in una scuola. Una scena da film dell’orrore per i piccoli alunni di una scuola calabrese: un bidello ha ucciso a bastonate un gatto che si era introdotto accidentalmente in una delle aule.

Succede nella scuola primaria ‘Eugenio Montale’ di Gioia Tauro in Calabria,dove l’episodio violento è stato denunciato da Maria Antonia Catania di Animalisti Italiani.
Lo sfortunato gattino, probabilmente per curiosità, si era introdotto in una delle aule della scuola e proprio lì, davanti ai piccoli alunni, è stato ucciso a bastonate, mentre bastava semplicemente farlo uscire.

E invece no, il bidello fregandosene anche dei bambini, ha colpito il felino talmente tanto che l’animale è morto dopo un’ora di agonia, davanti agli occhi attoniti degli alunni.
Dopo la denuncia, l’uomo ha promesso che chiederà scusa ai bambini. Ma nel frattempo, un animale innocente è morto e per l’ennesima volta senza motivo.

Un gesto fuori luogo, senza senso, di immotivata violenza contro un essere che sicuramente soffiava per paura, perché disorientato davanti a chi lo minacciava con un bastone. E sinceramente le scuse non bastano perché verrebbe anche da chiedersi: come può una persona che lavora in una scuola, seconda agenzia educativa dopo la famiglia, comportarsi in questo modo?

“Chiedo alle autorità scolastiche preposte di intraprendere immediatamente le misure previste nei confronti di questo signore, ed all’autorità inquirente e giudiziaria di valutare non solo la crudeltà contro il povero animale, ma le ripercussioni emotive che i piccolini si porteranno dietro”, scrive in una nota Antonio Marziale, garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria

E noi ci uniamo a questo appello, perché simili episodi di violenza vanno puniti e condannati e perpetrare violenza gratuita, soprattutto in una scuola e davanti a dei bambini, è veramente inammissibile.

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