Nuova autocertificazione nel DL rilancio: a cosa serve

di admin

Nuova autocertificazione nel DL rilancio: a cosa serve

| lunedì 11 Maggio 2020 - 15:53

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Nuova autocertificazione nel DL rilancio: a cosa serve

Il Governo è al lavoro sulle nuove misure per reagire alla crisi economica provocata dal coronavirus, e spuntano le prime novità dalla bozza del decreto Rilancio, presto in esame in Consiglio dei Ministri. Molti gli aiuti previsti per imprese e famiglie in difficoltà, e nel testo compare anche una “procedura semplificata” per ottenere bonus e contributi statali: basterà un’autocertificazione (diversa dal modulo per gli spostamenti sul territorio) nella quale dichiarare il possesso dei requisiti necessari.

Una previsione all’insegna della semplificazione burocratica, per favorire e velocizzare l’accesso agli aiuti economici, bilanciata dall’inasprimento delle sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci: fino alla restituzione del doppio del contributo percepito. Vediamo come funziona “l’autocertificazione omnibus”, chi può utilizzarla e le conseguenze civili e penali in caso di Falso. (Continua…)

Il coronavirus ha messo in ginocchio l’economia italiana e molte famiglie e lavoratori sono ancora in attesa di ricevere bonus e contributi stabiliti nel Cura Italia e nel decreto Liquidità. Per velocizzare l’iter – tra le diverse misure in fase di approvazione – c’è anche l’alleggerimento degli adempimenti burocratici: per chiedere ogni tipo di bonus e altro contributo statale basterà un’autocertificazione, che si sostituisce alla mole di allegati generalmente obbligatori.

La semplificazione burocratica tramite autocertificazione è controbilanciata da un forte inasprimento delle sanzioni, sia civili che penali. Se le Autorità di competenza, a seguito di controlli successivi, accertano la presenza di informazioni mendaci finalizzate all’ottenimento di benefici e/o contributi non dovuti, le sanzioni ordinarie sono aumentate da un terzo fino alla metà. (Continua…)

Altro effetto della sentenza passata in giudicato è l’obbligo di restituire all’Amministrazione erogante “ le somme già ricevute in accoglimento dell’istanza, maggiorate del cinquanta per cento” (così riporta la lettera a dell’articolo 242). Da più parti è stato sollevato qualche dubbio interpretativo circa l’estensione della semplificazione burocratica: questa vale per tutti i benefici erogati dalla Pubblica Amministrazione o soltanto per quelli previsti dai decreti relativi all’emergenza sanitaria?

Il dubbio nasce dal fatto che la lettera a dell’articolo 242 della bozza del DL Rilancio in un primo momento elenca genericamente i benefici economici statali ai quali si estende la dichiarazione sostitutiva (“erogazioni, contributi, sovvenzioni, finanziamenti, prestiti, agevolazioni e sospensioni, da parte di pubbliche amministrazioni”), in un secondo momento precisa però “in relazione all’emergenza COVID-19”. Un punto sul quale il Governo dovrà fare maggiore chiarezza in vista dell’approvazione del testo ufficiale.

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