Coronavirus, settima vittima in Italia: è un uomo di 62 anni

di admin

Coronavirus, settima vittima in Italia: è un uomo di 62 anni

| lunedì 24 Febbraio 2020 - 20:45

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Coronavirus, settima vittima in Italia: è un uomo di 62 anni

È un uomo di 62 anni di Castiglione D’Adda il settimo paziente italiano morto dopo aver contratto il Coronavirus. Si tratta di una persona che aveva numerose patologie croniche pregresse. Era dializzato, ed era stato trasferito all’ospedale Sant’Anna sabato notte dopo il tampone risultato positivo.

Il 62enne era già malato e aveva necessità di una serie di cure, tra cui la dialisi. Domenica le sue condizioni sono peggiorate tanto da costringere i sanitari a trasferirlo dal reparto di malattie infettive in terapia intensiva. Nel corso del pomeriggio di lunedì si è verificato il decesso. Si aggrava il bilancio delle persone che hanno perso la vita dopo aver contratto il virus. Si tratta di persone tutte anziane e con condizioni di salute già compromesse.  (Continua…)

Coronavirus, settima vittima in Italia

Adriano Trevisan, 78enne di Vo’ Euganeo, è la prima vittima. Era in ospedale da una decina di giorni e non è ancora chiaro se sia morto a causa del virus. La seconda, Giovanna Carminati, era una pensionata di Casalpusterlengo di 77 anni. Era malata da qualche tempo ed era stata al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno dove si era recato anche il  38enne ‘paziente uno’, l’uomo da cui sarebbe partito il focolaio.

Era da alcuni giorni a casa malata in condizioni gravi e il tampone che ha confermato la positività è stato eseguito post mortem. Angela Denti Tarzia, 68enne di Trescore Cremasco, è morta all’ospedale di Crema dove era ricoverata nel reparto di Oncologia. “La salute era già molto compromessa”, ha sottolineato lo stesso assessore Gallera. (Continua…)

Coronavirus, morto un uomo di 62 anni

“Siamo profondamente preoccupati per l’improvviso aumento dei casi in Italia, Iran e Corea del Sud”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel suo briefing quotidiano sul coronavirus precisando che “al momento fuori dalla Cina ci sono 2074 casi in 28 Paesi e 23 morti”.

“Dobbiamo contrarci sul contenimento e allo stesso tempo fare ogni cosa possibile per prepararci ad una potenziale pandemia”, ha detto Ghebreyesus. “Ogni Paese deve fare le sue valutazioni a seconda del proprio contesto. Anche noi lo faremo, monitorando 24 ore la situazione”, ha aggiunto, puntualizzando che “c’è necessità di misure cautelative, ma non di paura”. I ricercatori dell’Oms sono arrivati alla conclusione che “in Cina la diffusione del coronavirus ha raggiunto il suo picco tra il 23 gennaio e il 2 febbraio. E da allora ha cominciato a diminuire in maniera consistente”. Lo ha detto il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus nel suo briefing quotidiano aggiungendo che “i ricercatori non hanno riscontrato cambiamenti significativi nel Dna del coronavirus”.

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