Coronavirus, boom di contagi in Italia: due regioni a rischio lockdown

di admin

Coronavirus, boom di contagi in Italia: due regioni a rischio lockdown

| venerdì 21 Agosto 2020 - 16:49

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Coronavirus, boom di contagi in Italia: due regioni a rischio lockdown

“Il mancato rispetto delle regole nei locali della movida in Sardegna rischia di far esplodere una bomba virale. Ci aspettiamo un considerevole aumento dei casi ed è in corso una grande azione di tracciamento. Voglio rassicurare che abbiamo in atto comunque un sistema di controllo e monitoraggio in grado di rispondere con tempestività. Solo negli ultimi tre giorni sono stati effettuati oltre 7.700 test nei drive-in un lavoro straordinario e ringrazio i nostri operatori che stanno agendo con grande professionalità. Se si fossero rispettate le regole minime non si sarebbe creata questa situazione. Torno a ribadire che sono necessari i test agli imbarchi dalla Sardegna”.

È la richiesta lanciata dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, e che fa temere, come paventato da alcuni organi di stampa, un lockdown per l’Isola. Unita la risposta delle voci della politica sarda. “Tacciare la Sardegna e i sardi di essere gli untori d’Italia è l’ennesima vergogna di chi piuttosto che fare corretta informazione mira a screditare un intero popolo”, dice il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni. (Continua…)

“La nostra isola ha cercato di tutelarsi chiedendo maggiori controlli per gli ingressi, ed è stata additata come razzista, la nostra isola è stata la prima a mettere in campo l’app che garantisse tracciabilità di visitatori e turisti, i casi rilevati in Sardegna non sono autoctoni ma d’importazione; nonostante questo hanno deciso di esporci alla pubblica gogna in barba all’immagine della nostra terra che abbiamo con fatica cercato di costruire”, aggiunge. “La Regione Sardegna ha cercato di mettere in campo tutti gli strumenti utili per proteggere sardi e visitatori ma è stata bloccata, i responsabili di ciò che sta succedendo sono dunque da ricercare altrove non di certo a Cagliari.

Non ci stiamo ad essere denigrati a livello nazionale in questo modo, ci opporremo con forza a questi atteggiamenti vergognosi”, la conclusione. A fargli eco Salvatore Deidda, deputato di FdI: “Era il 21 maggio quando noi di Fratelli d’Italia insieme al Presidente Solinas, spiega, chiedevamo di poter effettuare dei semplicissimi test salivari, a costo della Regione, per chiunque volesse approdare sull’Isola. All’epoca venimmo tacciati di razzismo e follia da esponenti del Governo e dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala”. (Continua…)

E ancora il capogruppo Sardista Franco Mula: “Un Governo che non muove un dito per impedire gli sbarchi, molti dei quali positivi al covid, e che si mostra incapace di affrontare l’emergenza sanitaria, tutta sulle spalle della Regione Sarda. Oggi come in passato la Sardegna viene lasciata sola dal Governo nazionale, che prima ha bocciato l’unica soluzione possibile per prevenire i problemi, e poi non è in grado di indicare alcun rimedio alternativo”. “Il sistema sanitario sardo – attacca Mula – interamente sostenuto dal bilancio regionale in base a scelte scellerate operate nel passato dalla sinistra ha dimostrato di reggere l’impatto sia nella gestione ordinaria che in quella straordinaria dell’emergenza, come attesta l’approvazione, da parte del Governo, del piano predisposto dalla Giunta.

Ma intanto nella regione si registra un importante aumento dei contagi: sono 115 quelli riscontrati nelle ultime 24 ore, rispetto ai 75 di ieri. E l’impressione è che il numero sia destinato ad aumentare ancora, visto l’incremento negli ultimi giorni di positivi rientrati dalle vacanze e in particolare dalla Sardegna. Con quest’ultima che da Covid-free è passata ad essere a rischio lockdown: il ministero della Salute sta pensando di isolare la regione perché sta diffondendo il contagio in mezza Italia. E soprattutto nel Lazio, dove l’allarme è alto.

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