Conte alla Camera: “Situazione molto critica”. Lockdown per 2 settimane, l’ipotesi

di admin

Conte alla Camera: “Situazione molto critica”. Lockdown per 2 settimane, l’ipotesi

| giovedì 22 Ottobre 2020 - 11:58

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Conte alla Camera: “Situazione molto critica”. Lockdown per 2 settimane, l’ipotesi

Notizia certificata e riportata da Il Messagero. «La strategia per contrastare questa seconda ondata non può essere la stessa che in Primavera, per la conoscenza acquisita dalla comunità scientifica e per le prassi adottate dai cittadini. L’Italia è in una situazione diversa rispetto a marzo anche se questa si sta rivelando molto critica».

Queste le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’Aula della Camera dei Deputati durante l’informativa sul recente Dpcm su contrasto emergenza Covid. Un lockdown provvisorio di due settimane per piegare la curva dei contagi. E’ questa una delle ipotesi valutate da Palazzo Chigi in queste ore. Sul tavolo i numeri preoccupanti dei ricoveri. (Continua..)

Governo, ipotesi lockdown per due settimane

Il più prudente è il premier, Giuseppe Conte, che preferisce adottare una linea morbida per non affossare l’economia, proprio in una congiuntura favorevole in cui il commercio e l’industria mostravano segni di ripresa. Per questo anche l’ultimo DPCM è risultato meno rigoroso di quanto chiedessero invece il dem Dario Franceschini e il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Le ipotesi sul tavolo, però, qualora la situazione dovesse precipitare da qui alle prossime settimane sono tanti. Per alleggerire la pressione sugli ospedali e salvare la scuola, spunta anche l’eventualità di un lockdown di due settimane. (Continua..)

La parola “chiusura totale”, insomma, non è più un tabù a Palazzo Chigi. Tutto dipende da alcuni indicatori. Anzittuto l’indice RT – cioè l’indice di trasmissione del contagio – che deve restare sotto la soglia 2. Altro numero sotto osservazione è quello delle terapie intensive: la soglia in cui scatterebbe l’allarme è quella dei 2300 ricoveri.

In quel caso il Governo dovrebbe procedere a chiusure generalizzate senza affidare il compito ai singoli governatori regionali. I primi esercizi commerciali a finire nel mirino di un provvedimento di chiusura sarebbero palestre, centri commerciali e sale giochi. Poi toccherebbe a barbieri e centri estetici. Rimarrebbero aperte solo le attività essenziali e gli istituti scolastici.

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