Alda D’Eusanio e il suo cagnolino presi a calci, pugni e sputi

di admin

Alda D’Eusanio e il suo cagnolino presi a calci, pugni e sputi

| venerdì 22 Maggio 2020 - 12:20

Condividi su:

Facebook Twitter
Alda D’Eusanio e il suo cagnolino presi a calci, pugni e sputi

Non c’è tregua per Alda D’Eusanio, che dopo la salata multa di 400 euro per non aver indossato la mascherina è stata aggredita da una senzatetto. È accaduto tutto nei giorni scorsi ha raccontare l’accaduto in una lunga intervista tra le pagine del settimanale Nuovo.

Alda D’Eusanio non ha potuto sporgere denuncia contro la donna che per strada ha preso di mira lei e il suo cagnolino. La conduttrice e opinionista si rende conto che i clochard spesso vivono situazioni difficili e ancora di più per questo, certe situazioni vadano segnalate. (Continua…)

Riattraversando gli attimi dell’aggressione Alda prova a cercare una motivazione nel folle gesto della donna senza fissa dimora, che per strada ha preso di mira lei e il suo barboncino. Tuttavia la D’Eusanio ancora non è riuscita a spiegarsi l’accaduto. “Una senzatetto ha sfogato la sua aggressività su di me e sul mio barboncino…” si è detta semplicemente.

Ad ogni modo Alda D’Eusanio racconta tutto per filo e per segno. “Stavo attraversando una piazza con la mia cagnolina” comincia. “E una donna, in evidente stato di ebbrezza, ha dato un calcio al mio cane. Poi ha preso di mira anche me, prendendomi a calci e sputandomi addosso”. E per finire: “Mi ha anche ricoperto di insulti indicibili“. (Continua…)

Non potendo risalire all’identità della donna senza fissa dimora, ad Alda D’Eusanio è risultato impossibile avviare una denuncia. “Non ho sporto denuncia perché persone come lei sono irrintracciabili. Più volte ho segnalato atti simili ai vigili” prosegue. “Però mi hanno sempre detto di non poterci fare nulla, invitandoci a contattare i carabinieri“. Secondo la conduttrice la situazione va sempre peggiorando.

I carabinieri sono intervenuti su episodi simili, ma alla fine i senzatetto sono tornati ancora più incattiviti“. Dunque bisognerebbe agire in maniera radicale offrendo loro un aiuto concreto: “Vanno aiutate” sostiene Alda. “C’è un prete che ha preso a cuore la loro situazione e anche noi del quartiere li aiutiamo, ma la loro aggressività è aumentata in questo periodo di lockdown”.

HOW TO DO FOR
©How To Do For - Tutti i diritti riservati