Zona rossa, ordinanza del Presidente in vista: linea dura in arrivo

di admin

Zona rossa, ordinanza del Presidente in vista: linea dura in arrivo

| lunedì 11 Gennaio 2021 - 15:28

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Zona rossa, ordinanza del Presidente in vista: linea dura in arrivo

L’ha richiesta ieri a gran voce il sindaco Leoluca Orlando il quale ha mostrato la sua preoccupazione sia per l’aumento dei contagi e dell’indice di positività, sia per le condizioni degli ospedali e i pronto soccorso “prossimi alla saturazione”.

Orlando ha chiesto al Governo nazionale di dichiarare la Sicilia zona rossa, individuando le necessarie misure per sostenere economicamente chi sarà inevitabilmente danneggiato. Ma ha chiesto anche al presidente Musumeci di adottare nel frattempo lo stesso provvedimento per  tutti i capoluoghi, così come deciso Messina sabato scorso.

E a giudicare dall’ordinanza che ha riguardato la città dello Stretto dopo l’esplicita richiesta del suo sindaco Cateno De Luca, si ipotizza che la stessa misura possa arrivare anche per Palermo nelle prossime ore o al massimo a fine settimana se Musumeci preferisse attendere la definizione del nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio. Appare chiaro, comunque, che il provvedimento lampo per Messina non resterà un caso isolato e nelle prossime settimane molti altri comuni potrebbero diventare zona rossa. Palermo, per esempio, ma anche Catania o Siracusa (che ieri ha superato i 200 casi).

La Regione, tra l’altro, potrebbe impiegare il nuovo parametro dei 250 contagi ogni 100mila abitanti, ipotizzato dal governo, per isolare le aree della Sicilia più a rischio. Il pressing sulle zone rosse, del resto. si fa sempre più forte. E Orlando non è l’unico a chiederle. Anche Marianna Caronia, deputata regionale e consigliere comunale di Palermo va in pressing sul governo: “Con i Pronto soccorso della città ormai al collasso, con i contagi fuori controllo dentro e fuori il sistema sanitario, non dichiarare Palermo, se non tutta la Sicilia zona rossa è un atto criminale che rischia di provocare una catastrofe con centinaia di morti”.
Ieri pomeriggio alle 15, l’indice si sovraffollamento all’ospedale Cervello era del 250%, con 50 pazienti di cui 2 in attesa. Alla stessa ora al pronto soccorso di Villa Sofia il valore toccava il 170% con 51 pazienti di cui 10 in attesa.

PALERMO ZONA ROSSA, COSA CAMBIEREBBE? Se Palermo diventasse zona rossa, per la città sarebbe un lockwodn simile a quello della scorsa primavera. Sarebbero vietati gli spostamenti se non per ragioni di lavoro, necessità o salute e sarebbe necessaria l’autocertificazione per giustificarli.
Zona rossa significa negozi chiusi, a Messina per esempio anche barbieri, parrucchieri, lavanderie e servizi di pompe funebri hanno dovuto tenere le saracinesche abbassate. Per bar e ristoranti sarebbe consentito solo il servizio a domicilio mentre sarebbero aperti gli esercizi di vendita di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Resta un punto interrogativo la scuola. Oggi in Sicilia sono riprese le lezioni in formato “dad”. Per gli studenti di elementari e medie si andrà avanti con la didattica a distanza almeno per tutta la settimana, per quelli delle superiori invece il ritorno in classe è previsto per l’inizio del prossimo mese. Ma tra l’incognita dei contagi, le ordinanze regionali e il nuovo Dpcm, le date sono in bilico.

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