Viviana Parisi, arriva una prima conferma da parte dell’autopsia

di admin

Viviana Parisi, arriva una prima conferma da parte dell’autopsia

| mercoledì 12 Agosto 2020 - 16:27

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Viviana Parisi, arriva una prima conferma da parte dell’autopsia

Yara Gambirasio, Melania Rea, Elisa Clas e centinaia di casi meno noti. Il professor Stefano Vanin, uno dei più qualificati entomologi forensi d’Europa oggi docente di Zoologia all’Università di Genova, ne ha viste molte di autopsie. Ieri ha studiato per tre ore il corpo di Viviana Parisi, la dj quarantareenne trovata senza vita l’8 agosto nella boscaglia di Caronia dopo essere scomparsa di casa cinque giorni prima con il figlio Gioele di quattro anni.


Professor Vanin, l’autopsia cosa ha evidenziato?
«Le certezze sono ancora poche. Diciamo che probabilmente la signora è morta nel luogo del ritrovamento. Cioè, non è stata uccisa altrove. Per il resto bisognerà attendere i risultati delle analisi delle molte informazioni raccolte. C’è l’esame istologico per vedere le eventuali infiltrazioni, quello tossicologico per capire se aveva assunto qualcosa, quello entomologico che faccio io per stabilire i tempi del decesso…Poi bisognerà mettere tutto insieme e tirare le fila».

Quanto tempo ci vorrà?
«Noi abbiamo chiesto novanta giorni ma penso che saremo molto più celeri. Prevedo meno di due mesi». Sono state trovate varie fratture, cosa significa?
«Tutto e nulla. Basti pensare che di fronte a un braccio fratturato non siamo in grado di dire se è dovuto, per esempio, a una badilata tirata da qualcuno o a una banale caduta sul marciapiede”.

L’avvocato della famiglia Mondello, quella del marito di Viviana, dice che le ferite sono compatibili con una caduta dall’alto, da un traliccio o da una scarpata.
«Io vado con i piedi di piombo».

Se davvero fosse caduta dall’alto, si può escludere l’omicidio?
«Detta così no, perché qualcuno può averla spinta. E non si può escludere neppure l’incidente, perché potrebbe essere inciampata. Conclusioni di questo tipo può trarle solo chi ha il quadro complessivo dell’indagine, per cui si ritiene magari molto più probabile un’ipotesi piuttosto che un’altra».
Non si può escludere neppure che qualcuno le abbia sparato o che sia stata accoltellata?
«Questo sì, non ho visto lesioni riconducibili a colpi d’arma da fuoco e d’arma bianca»

Strangolata?
«Questo non si potrà mai sapere perché il corpo era troppo decomposto»
Lei è andato a raccogliere del terriccio prima dell’autopsia. A cosa le serve?
«A studiare la specie di insetto che ha colonizzato il corpo. Gli insetti parlano, raccontano i tempi della morte e ogni territorio ha la sua specie e i suoi tempi».

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