Sport in Lutto, il campione è stato sconfitto dal Coronavirus

di admin

Sport in Lutto, il campione è stato sconfitto dal Coronavirus

| lunedì 10 Agosto 2020 - 12:15

Condividi su:

Facebook Twitter
Sport in Lutto, il campione è stato sconfitto dal Coronavirus

James Harris, conosciuto con il nome di battaglia “Kamala”, è morto all’età di 70 anni per il coronavirus dopo cinque giorni di ricovero in ospedale. Inutili le cure, nemmeno il suo cuore e spirito di combattente gli è servito per vincere l’incontro più difficile della vita. Il suo ricordo con tutte le sue foto a fine articolo.

Le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime ore dopo aver contratto il Covid-19: aveva scoperto di essere contagiato durante un normale controllo medico effettuato prima di sottoporsi a dialisi. La sofferenza fisica lo accompagnava da tempo: nel 2011 fu addirittura costretto a subire l’amputazione di un piede a causa di una grave forma di diabete.

Wrestling in lutto, se ne va uno dei protagonisti delle telecronache degli Anni Novanta anche per la spettacolarità del personaggio che interpretava. Il “panzone dell’Uganda”, com’era stato ribattezzato dai fans, è stato uno degli avversari storici di un altro mito del ring, Hulk Hogan.

Viso dipinto con disegni tribali, al collo indossava una collana molto simile a una corona propiziatoria di uno stregone africano, sul petto aveva disegnate due stelle mentre sull’addome era stampato il simbolo della luna. A completare l’abbigliamento “scenico” era un pantaloncino leopardato. È così che si presentava quel gigante originario del Mississipi (Stati Uniti): alto circa 2 metri, pesava più di 150 chili.

James “Kamala” Harris iniziò la carriera di wrestler a 25 anni, una scelta che gli salvò la vita a giudicare dall’infanzia tormentata e dagli espedienti adottati per sbarcare il lunario. È stato pastore, camionista e ha commesso anche qualche piccolo furto pur di racimolare soldi per sopravvivere.

La svolta arriva quando decide di entrare nel circus dei lottatori: per 6 anni fa un po’ di gavetta nelle federazioni minori facendosi chiamare “Sugar bear” o “Mississippi bomber” poi si cala bella parte del combattente africano. Nel 1984 entrò nel circuito della WWF e il suo personaggio divenne leggendario.

HOW TO DO FOR
©How To Do For - Tutti i diritti riservati