Qui stava recitando in un film, oggi invece è sempre in Tv ma come massimo esperto del virus

di admin

Qui stava recitando in un film, oggi invece è sempre in Tv ma come massimo esperto del virus

| martedì 21 Settembre 2021 - 00:10

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Qui stava recitando in un film, oggi invece è sempre in Tv ma come massimo esperto del virus

Il video a fine articolo. Ve lo diciamo subito, senza fronzoli! Per chi non lo avesse riconosciuto, stiamo parlando di Walter Ricciardi! Una delle persone del momento. Consulente del Ministero della Salute, è in prima linea nella lotta contro la pandemia da Covid19, il coronavirus che si è diffuso in 114 Paesi e che ha causato la morte di tante persone in tutto il mondo.

Ma prima di lavorare per l’Oms e per la Commissione Europea, di essere il presidente (poi dimissionario) dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) e di essere a capo del team europeo nella lotta contro i tumori, Ricciardi è stato un promettente attore cinematografico.

«Non mi sarei mai aspettato di raggiungere in vita mia un traguardo del genere», aveva detto in un’intervista a La Repubblica dello scorso ottobre. E, aldilà della modestia, forse gli si può credere: attorno ai 20 anni, Ricciardi si è trovato davanti a un bivio, che lo ha costretto a scegliere tra la via dell’arte e quella della scienza.

Una delle sue prime esperienze è stata nel ’68 con I ragazzi di padre Tobia, un programma tv che si registrava a Napoli in quel periodo (sua città natale), grazie ai genitori che lo portarono ai provini della Rai. Aveva appena 9 anni. Poi, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, Ricciardi ha recitato con Stefania Sandrelli (in Io sono mia), Alida Valli, Giuliana De Sio, Michele Placido, Maria Schneider, e soprattutto con Mario Merola («una persona eccezionale e di cuore che non faceva pesare la sua fama»).

E poi i film Big Mamma del 1979 e Non basta una vita del 1988. Su YouTube si trova ancora qualche prova (come la clip da L’ultimo guappo, sempre con Merola). «C’è stato un momento in cui mi sono detto: quasi quasi vado avanti e faccio l’attore», aveva detto nella stessa intervista.

Diciamo che mi ha fermato uno sciopero. «Studiavo a Napoli ma vivevo a Roma mantenendomi con il doppiaggio. Ci fu lo sciopero dei doppiatori che volevano giustamente essere citati nei titoli. Durò alcuni mesi e io finii tutti i soldi. Così decisi di fare medico». Di seguito il video..

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