“Paura per i nuovi contagi”, scatta il lockdown per altre 2 settimane

di admin

“Paura per i nuovi contagi”, scatta il lockdown per altre 2 settimane

| martedì 30 Giugno 2020 - 20:17

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“Paura per i nuovi contagi”, scatta il lockdown per altre 2 settimane

Una città inglese torna al lockdown dopo un aumento di casi di Coronavirus. Si tratta di Leicester, città dell’Inghilterra centrale di oltre 300.000 abitanti che diventa in questo modo la prima a essere sottoposta a misure di restrizione locali. Il ministro della Salute, Matt Hancock, ha detto che gli esercizi “non essenziali”, cioè i negozi esclusi alimentari e farmacie,

che avevano riaperto a metà giugno, dovranno chiudere di nuovo a partire da oggi e le scuole da giovedì. Le scuole resteranno aperte solo per alunni con fragilità e figli di persone che svolgono attività essenziali. Le nuove misure saranno valutate tra due settimane. Altre più severe potranno seguire nei prossimi giorni se il nuovo focolaio non si arresterà. (Continua…)

Le strade del centro di Leicester vuote. “Chiediamo ai cittadini di rimanere in casa più che possibile e a chiunque di non andare a Leicester e di non uscirne”, ha detto il ministro Hancock dando notizia del nuovo lockdown. E gli abitanti della città sembrano aver ascoltato le indicazioni: stamane le strade di Leicester, piene di gente nei giorni scorsi, erano di nuovo deserte.

Leicester, nelle ultime settimane il 10% di tutti i casi nel Paese
L’allentamento delle misure previsto a livello nazionale dal 4 luglio non riguarderà dunque Leicester, dove si concentra il 10 percento dei casi dell’intero Regno Unito e dove vengono registrati 135 casi ogni 100.000 persone. (Continua…)

A Leicester sono stati registrati circa 700 nuovi casi in due settimane per via di un focolaio in un’azienda alimentare e assembramenti fuori da ristoranti e chioschi. Il ministro degli Interni britannico ha spiegato che in Gran Bretagna nelle ultime tre-quattro settimane ci sono state “nuove esplosioni” del virus.

“Per quanto riguarda focolai locali – ha detto – è preferibile trovare soluzioni ad hoc come il distanziamento e il monitoraggio dei contagi”. Il ministro inglese ha invitato tutti a essere “coscienziosi” rispetto a una seconda ondata di contagi “perché non ci sarebbe niente di più dannoso per il Paese e per la nostra economia”.

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