Omicidio Luca Sacchi, la verità sullo zaino di Anastasiya: c’erano 60mila euro in contanti

di admin

Omicidio Luca Sacchi, la verità sullo zaino di Anastasiya: c’erano 60mila euro in contanti

| giovedì 14 Novembre 2019 - 12:49

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Omicidio Luca Sacchi, la verità sullo zaino di Anastasiya: c’erano 60mila euro in contanti

L’omicidio Luca Sacchi continua a presentare degli aspetti poco chiari. Gli inquirenti però sembrano orientati a seguire una ben precisa e controversa pista.

La vicenda dell’omicidio Luca Sacchi sembra sempre più indirizzata verso l’ipotesi che tutto sia nato per un affare di droga. Per gli investigatori però non si tratterebbe di una compravendita per uso privato, date le cifre in ballo. (Continua…..)

Anastasiya Kemlik, la fidanzata del giovane romano ucciso il 23 ottobre scorso con un singolo colpo di pistola alla testa, aveva tantissimi soldi in contanti con sé. Denaro che non sarebbe stato prelevato dai conti bancari della giovane coppia. A chi apparteneva quel grosso quantitativo di banconote da 20 e 50 euro tenuti in uno zainetto?

Perché uscire con così tanti soldi in una zona famosa per lo spaccio di droga? Tutti interrogativi che non fanno che rafforzare questa idea maturata sin da subito nella mente degli investigatori, anche dopo una prima raccolta di indizi ed i primi interrogatori. (Continua…..)

Le versioni di Anastasiya e dei due pusher e rapinatori, Valerio Del Grosso (l’autore materiale dell’omicidio Luca Sacchi) e Paolo Pirino, contrastano. Si pensa ora ad una vendetta per una partita di droga non pagata. Intanto trapela la possibile eventualità che Anastasiya avesse con sé non 2mila, 20mila o 30mila euro, ma addirittura 60mila, e sempre in contanti. Gli occhi sono puntati anche sul comportamento di Pirino e Del Grosso. Prima dell’omicidio del 24enne romano, i due sono stati coinvolti in un inseguimento in auto con tanto di speronamento. L’idea è che anche dei narcotrafficanti di rilievo fossero presenti nel pub dove Luca, Anastasiya ed altri loro amici avevano cenato. Il giovane e la sua compagna di nazionalità ucraina sarebbero rimasti coinvolti in una trappola ordita da Pirino, Del Grosso ed altri due soggetti della criminalità organizzata.

Tutti loro facevano parte di un gruppo di spacciatori operanti in zona Tor Bella Monaca. Questo perché alcuni amici di Luca ed Anastasiya avrebbero provato a raggirare i pusher, ordinando della droga – presumibilmente cocaina – per poi non pagare. Ad avvalorare questa tesi c’è anche la rissa avvenuta qualche ora prima che Luca morisse, e nella quale pure lui è rimasto coinvolto. In questa circostanza Sacchi avrebbe incassato dei colpi con la mazza da baseball usata da Pirino e Del Grosso anche per rapinare lui e la sua fidanzata una o due ore dopo. Episodio in cui Luca ci ha rimesso la vita. Insomma, il giovane non si aspettava certo di morire e lo si potrebbe ritenere una sfortunata vittima di un giro più grande di lui. Ma c’è la necessità di dovere chiarire comunque altre cose, e ciò avverrà ascoltando ancora Anastasiya, che fino ad ora ha cambiato versione fin troppe volte.

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