Nuovo Dpcm, cambia tutto: cosa cambia dal 3 Dicembre

di admin

Nuovo Dpcm, cambia tutto: cosa cambia dal 3 Dicembre

| giovedì 26 Novembre 2020 - 19:11

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Nuovo Dpcm, cambia tutto: cosa cambia dal 3 Dicembre

Dall’apertura delle regioni all’orario del coprifuoco, dagli spostamenti tra comuni alle piste da sci, dalla fine del lockdown leggero alla cena al ristorante e allo sport nelle palestre: si discute della bozza del nuovo Dpcm di Natale che dovrà stabilire cosa succederà e cosa cambierà dopo il 3 dicembre 2020, data in cui scade l’attuale decreto della Presidenza del Consiglio, con le regole anti-Covid per la fine dell’anno. E gli argomenti al centro della discussione sono tanti.
Al momento nel governo prevale la linea della massima cautela: nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre non cambierà il meccanismo di classificazione delle regioni in base a diversi gradi di rischio (zona gialla, arancione e rossa), probabilmente non ci saranno nuove restrizioni ma si stanno studiando deroghe, anche se è presto per dire cosa succederà a Natale.

Spostamenti tra comuni e regioni: riaprono? Cosa succederà dopo il 3 dicembre? Una delle questioni più dibattute è quella che riguarda gli spostamenti tra comuni e tra regioni per consentire a congiunti e parenti che stanno lontani di raggiungere la famiglia per Natale e Capodanno: in occasione delle feste riaprono i confini interregionali? La posizione del ministro della Salute Roberto Speranza è di limitare la circolazione tra regioni solo per i motivi essenziali, senza un’apertura incontrollata, mentre i governatori chiedono regole ad hoc per consentire ai parenti più stretti di raggiungere i cari che si trovano zona rossa o arancione.
Cruciali saranno quindi i monitoraggi delle prossime settimane, perché obiettivo è quello di riportare l’Rt (l’indice di contagio del Covid-19) sotto quota 1: a quel punto gran parte dell’Italia sarà in zona gialla e per quasi tutto il territorio nazionale il lockdown finirà. L’andamento della curva epidemica fa ben sperare su cosa succederà dopo il 3 dicembre, ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo  Otto e mezzo su La7: “Se continuiamo così a fine novembre non avremo più zone rosse“.

Nuovo Dpcm Covid: scuola, piste da sci chiuse, vacanze e viaggi di Natale a rischio Altro capitolo è quello della settimana bianca e deli viaggi per le vacanze di Natale. Nonostante le linee guida anti-Covid varate dalle Regioni, il governo è intenzionato a dire no all’apertura degli impianti sciistici dopo il 3 dicembre: con il nuovo Dpcm le piste da sci rimarranno chiuse anche per le feste e le vacanze di Natale 2020 per evitare che un “libera tutti” dia il via alla terza ondata.
La decisione ha però provocato la levata di scudi di alcuni governatori delle regioni alpine, preoccupati dai contraccolpi sull’economia dello stop allo sci. Tra le ipotesi avanzate dalle Regioni anche l’apertura i ristoranti, bar e alberghi, dopo il 3 dicembre, ma con la chiusura degli impianti sciistici. Intanto l’esecutivo sta lavorando per riaprire la scuola superiore e media nelle zone arancione e rosse prima delle vacanze di Natale: il 9 dicembre è la prima data utile.

Cosa cambierà dopo il 3 dicembre: l’orario del coprifuoco a mezzanotte e cosa si potrà fare. Dopo il 3 dicembre il coprifuoco rimarrà, ma l’orario di inizio potrebbe essere ritardato alle 23 o a mezzanotte, per permettere l’apertura dei negozi fino alle 22 in modo da evitare assembramenti per l’acquisto di regali, mentre per la vigilia del 25 e per la notte di Capodanno sul tavolo del governo c’è l’ipotesi di muovere le lancette dell’inizio dei divieti fino all’una di notte anche per consentire di partecipare alla messa di Natale. Resteranno però vietate le feste in piazza.
Sul fronte degli acquisti natalizi, si pensa a far riaprire i centri commerciali il sabato e la domenica, ma con controlli più stringenti sul contingentamento degli ingressi e anche con la possibilità di prevedere un numero chiuso nelle strade e nelle piazze dello shopping per evitare assembramenti. Intanto sul fronte economico, arriverà un cashback di Natale con un rimborso per chi userà bancomat e carte per i propri acquisti anche durante il mese di dicembre.

Ristoranti aperti a pranzo per Natale, stop alle feste private, pranzi a “numero chiuso”La discussione è ancora aperta su cosa cambierà e cosa succederà dopo il 3 dicembre per ristoranti, pub e bar: le regioni chiedono che il nuovo Dpcm di Natale consenta l’apertura anche a cena in zona gialla, almeno fino alle 22, e a pranzo in zona arancione, mantenendo le restrizioni sul numero di persone al tavolo. L’esecutivo però ha bocciato queste ipotesi.
Per cenone e veglione in casa il governo pensa a introdurre nel nuovo Dpcm di dicembre una raccomandazione e non divieti espliciti: durante le feste comandate, per le abitazioni private il consiglio sarà quello di limitare il numero degli invitati, a un massimo di 5-6 persone, forse si potrà arrivare fino a 8 partecipanti nelle case più grandi. “Più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio”, ha avvertito la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa.

Cosa succederà nelle palestre: rimandata la riapertura dopo il 3 dicembre Dopo il 3 dicembre, poco cambierà anche per le palestre perché il nuovo Dpcm ne prolungherà la chiusura ha confermato di recente il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: chi vorrà tornare ad allenarsi per smaltire i bagordi di Natale dovrà aspettare il 2021 per la riapertura dei centri fitness.

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