“Non si può vivere con 750 euro al mese. Me ne sono andata”, lo sfogo di questa ragazza è virale

di Redazione

“Non si può vivere con 750 euro al mese. Me ne sono andata”, lo sfogo di questa ragazza è virale

| domenica 05 Febbraio 2023 - 23:46

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“Non si può vivere con 750 euro al mese. Me ne sono andata”, lo sfogo di questa ragazza è virale

Non si può vivere con 750 euro al mese. Me ne sono andata”, lo sfogo di questa ragazza è virale

“A 27 anni devo vivere con 750 euro? Io me ne sono andata, ho detto ‘no’”. Ornela Casassa, ingegnere edile originaria di Chiavari ma residente a Genova da 10 anni, racconta la sua personale esperienza nel mondo del lavoro. Ornella si trova a cena con un’amica, la consigliera regionale ligure di centrosinistra Selena Candia che riprende il suo sfogo diventato virale su TikTok. La giovane ingegnera ha rifiutato ciò che le avevano offerto alla fine di un tirocinio in uno studio. Sono in tanti in Italia, giovani e non, che si riconoscono nella sua storia e che l’hanno incoronata loro paladina.

Ornela Casassa (Foto Instagram)

750 euro al mese. “Non stiamo parlando di gente che non ti può pagare”

“900 euro in partita iva, io non mi ci pago l’affitto, io non ci vivo – dice con tono fermo e deciso – Perché tu stai da mamma e papà che ti possono mantenere, tu non hai problemi e dici: ‘Ma a me non cambia niente quei 900 euro in partita iva’. Però io che non tua coetanea, laureata tanto quanto te, assunta nello stesso periodo tanto quanto te, ma io vivo da sola da tre anni. Non stiamo parlando di gente che non ti può pagare. E’ gente che sa che il sistema è così e non ti paga perché altrimenti perché quando gli ho detto ‘no’ m’hanno accettato i 1200-1300 che ho chiesto? E hanno detto anche ‘ah però anche alla tua collega li diamo perché siete state assunte insieme’. E lei aveva detto ‘sì’ ai 900”.

“Nel lavoro dobbiamo smettere di abbassare l’asticella”

“Io ti dico ‘no’, io non accetto ma non solo perché non posso, perché non è giusto. sentenzia – E tu che ce la fai, tu che hai il privilegio di potercela fare, sei tu la prima persona che deve dire di ‘no’. Perché se tu non dici di ‘no’ da privilegiato, la persona che deve per forza accettare è sempre più costretta ad abbassare l’asticella. E quindi ecco cosa dovrebbe fare la sinistra, far capire che nel lavoro dobbiamo smettere di abbassare l’asticella”.

Ornela Casassa (Foto Instagram)

“Quando mi hanno proposto 900 euro a partita iva, è stato uno schiaffo”

Ornela Casassa ha aggiunto qualche dettaglio in più in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Racconto quello che mi è successo al termine del mio tirocinio – ha spiegato – lo studio ingegneristico dove lavoravo da sei mesi, era soddisfatto di avermi nel team e mi ha proposto una collaborazione a 900 euro a partita iva che significano 750 euro netti, tolte le tasse. Solo 150 euro in più rispetto al tirocinio. Per me è stato uno schiaffo”. Ed ancora: “Purtroppo i datori di lavoro vanno al ribasso sperando che il lavoratore accetti perchè c’è la convinzione che offrire un lavoro sia un favore. Se ne approfittano. Noi però dovremmo imparare a dare più valore a noi stessi”.

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