La geniale trovata di Carlo per non lavorare: “Ho rinunciato al Reddito di Cittadinanza”

di admin

La geniale trovata di Carlo per non lavorare: “Ho rinunciato al Reddito di Cittadinanza”

| mercoledì 18 Settembre 2019 - 21:39

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La geniale trovata di Carlo per non lavorare: “Ho rinunciato al Reddito di Cittadinanza”

E all’improvviso il genio! Il servizio è di RomaToday. Carlo Farina, 30 anni, ha trovato il modo di godersi la vita senza fare assolutamente nulla. Come? Semplice: intorno alle 15 apre la sua sdraio e si spaparanza beatamente in via del Corso, nel pieno centro di Roma, con tanto di succo di frutta e spruzzino per rinfrescarsi.

Poi una cassa per la musica e un cartello: “Pay me to do nothing” (pagami per non fare niente). E resta lì per le successive quattro o cinque ore riuscendo a raccogliere dai 40 agli 80 euro al giorno. Da luglio Carlo si mantiene così.

Perché nessuno ci ha pensato prima? Molti passanti apprezzano la sua trovata. “Gli ho lasciato 50 centesimi come incentivo a continuare” racconta un signore. “Mi sembra una bella presa in giro la sua. Una provocazione al reddito di cittadinanza”.

Ma il diretto interessato assicura che non è così: “Semplicemente voglio trovare il tempo per fare le mie cose, riuscire a fare musica” spiega Carlo a Veronica Altimari di RomaToday. “Ho un gruppo che si chiama Hawaiki: facciamo musica tropicale e parliamo proprio di questo. Di prendersi il proprio tempo e di godersi e assaporare la vita. Se lavorassi otto ore al giorno in un ufficio non ce la farei. Non sono qui a dare chissà quale messaggio, faccio quello che mi va e basta”.

A suo dire però è sbagliato chiamarla elemosina: “Fare elemosina significa dire ‘per favore dammi qualcosa perché ne ho bisogno’. Io ho un’altra attitudine, non chiedo, espongo un cartello con una frase assertiva, quindi o lo fai o non lo fai, io resto lì e non chiedo”. Ma se tutti ragionassero così le città si fermerebbero.

“Questo è vero – risponde Carlo -, però non è certo peggio della società che abbiamo costruito, dove siamo tutti schiavi e la gente è infelice”. La sua trovata genera reazioni contrastanti tra chi passa in via del Corso. “Gli darei due schiaffi”, dice un corriere mentre trascina il suo bancale. Tanti altri però apprezzano. ” È il più coraggioso di tutti”, commenta un operaio impiegato nei lavori di ristrutturazione del palazzo di fronte. “Gli ho dato la moneta per l’idea, è originale” spiega un giovane papà. “Alla fine quanta gente viene pagata ma alla fine non fa niente, almeno lui lo dice”.

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