Guardia di Finanza sequestra il commissariato di polizia di Vittoria, il paese dei bimbi investiti dal Suv

di admin

Guardia di Finanza sequestra il commissariato di polizia di Vittoria, il paese dei bimbi investiti dal Suv

| domenica 14 Luglio 2019 - 21:49

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Guardia di Finanza sequestra il commissariato di polizia di Vittoria, il paese dei bimbi investiti dal Suv

Non c’è pace per la cittadina di Vittoria, provincia di Ragusa, dopo la drammatica vicenda dei cuginetti Alessio e Simone, travolti da un suv mentre si trovavano davanti casa e morti a distanza di tre giorni, nel pomeriggio di oggi la Guardia di Finanza ha sequestrato l’immobile che ospita il commissariato di polizia. Dietro la decisione ci sarebbe un collegamento tra la proprietà della struttura e una famiglia mafiosi della zona.

L’atto è stato applicato nell’ambito del sequestro dei beni di una famiglia di Gela, i Luca. Secondo quanto emerso dall’indagine l’immobile che ospita il commissariato di polizia di Vittoria è in parte di proprietà di Rocco Luca, figlio di Salvatore Luca in carcere perché accusato di concorso esterno in associazione mafiosa insieme allo zio. Rocco Luca possiede il 50 % della proprietà mentre l’altra parte appartiene ad un commerciante della cittadina.

I Luca fanno capo al gruppo Lucauto di Gela, sono subentrati nella proprietà dell’immobile quando questo è stato messo all’asta nel 2012 dal Tribunale di Ragusa. Ogni anno il ministero dell’Interno paga 105mila euro di affitto ai proprietari.

Il sequestro è di tipo preventivo ed è stato disposto dal Tribunale di Caltanissetta su richiesta del pm in merito alle indagini. Da tempo, riporta Ragusa Oggi, il Questore La Rosa, insieme alla commissione Prefettizia del Comune, era intento alla ricerca di un altro immobile con caratteristiche migliori da un punto di vista logistico. Il commissariato è ospitato nella struttura dagli anni ’90, solo nel 2012 però sono subentrati i Luca.

Si sono celebrati questa mattina i funerali del piccolo Alessio, uno dei due bambini morti travolti da un suv. Nelle stesse ore in cui si teneva la funzione, si spegneva anche il cucginetto che per tre giorni è rimasto appeso ad un filo.

Il padre di Alessio, distrutto dal dolore, ha annunciato che non intende più restare a Vittoria, auspicando che si faccia giustizia e che quanto accaduto a suo figlio e a suo nipote possa servire a fare giustizia. “Non riesco più a vivere in questa città” ha detto, “Non riesco più ad entrare nella mia casa”.

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