Sono ore decisive per il nuovo decreto legge Covid che sarà adottato domani (lunedì 22 febbraio) dal consiglio dei ministri. Il premier Mario Draghi ha infatti convocato d’urgenza i governatori delle Regioni in videoconferenza per questa sera (domenica) alle ore 19.
Il governo sarà rappresentato dalla ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Dunque Draghi nei fatti dà seguito al suo discorso programmatico in cui aveva sottolineato la necessità di un confronto istituzionale con i territori. E non è causale che il cdm si tenga subito alle 9.30 del mattino. Si vuole evitare l’incertezza di provvedimenti che calano a poche ore dall’entrata in vigore.
Sul tavolo ci sono due temi fondamentali: da un lato la proroga (che sembra ormai scontata) del divieto di spostamento tra le regioni gialle che scade il 25 febbraio e dall’altro la revisione del sistema a zone colorate che le Regioni chiedono ormai a gran voce da alcuni giorni.
Intanto escono già le prime anticipazioni della bozza di piattaforma che le Regioni presenteranno al governo. In particolare le Regioni chiedono: “Stop zone, misure nazionali omogenee” (vedi sotto). Il documento è stato consegnato intorno alle 18 ai ministri Boccia e Gelmini.
Il primo provvedimento sul quale il governo Draghi si misurerà riguiarda appunto il divieto di spostamento tra le regioni gialle: divieto che una settimana fa era stato prorogato dal 15 al 25 febbraio: ultimo atto del governo Conte. Secondo quanto è emerso finora anche l’esecutivo Draghi sarebbe orientato –
visti i numeri poco incoraggianti dell’epidemia dovuti anche al proliferare delle varianti – a mantenerlo: e prende sempre più piede di un divieto fino al 31 marzo rispetto alla data originariamente ipotizzata del 5 marzo (quando scadrà il Dpcm 16 gennaio). Poi si pensa di lasciare libertà alle regioni gialle se ovviamente l’andamento della curva lo consentirà.