“Ecco cosa mi sta succedendo”: parla il volontario che gli è stato iniettato il vaccino

di Angel Giusy

“Ecco cosa mi sta succedendo”: parla il volontario che gli è stato iniettato il vaccino

| sabato 16 Maggio 2020 - 16:07

Condividi su:

Facebook Twitter
“Ecco cosa mi sta succedendo”: parla il volontario che gli è stato iniettato il vaccino

Da quando è esplosa questa pandemia, il mondo intero spera che presto si possa trovare un vaccino che contrasti una volta per tutte questo virus a tratti letale. Ed è per questo motivo che ci sono tanti gruppi di ricerca che hanno iniziato a lavorare fin da subito il lavoro di sperimentazione del farmaco.

Alcuni di questi vaccino vengono già testati sull’uomo. La prima a muoversi in questo senso e sono tanti i volontari che si sono offerti di fare da cavia per il vaccino anti-coronavirus c’è Thomas de Wilton, de Wilton, Chief Operational Officer (COO) di Oxwash, una start-up fondata da Kyle Grant che recentemente è divenuta famosa in quanto Biz Stone, fondatore di Twitter che ha investito oltre 1,7 milioni di dollari. Continua…

Parla un volontario che si è sottoposto al test del vaccino anti coronavirus

Ma non solo, la Oxwash si sta impegnando nella sterilizzazione di camici sia per il servizio nazionale inglese che per il National Health Service. La Business Insider, il COO di Oxwash ha comunicato tramite un’intervista quella che è stata la sua esperienza con il test del vaccino anti-covid-19

Tom de Wilton, durante la sua dichiarazione ha iniziato con spiegare il perché di questa decisione che lo ha spinto a prendere parte a questa ricerca: “Ho pensato che dare il mio contributo a combattere la pandemia di coronavirus fosse la cosa giusta da fare. Oggi molte persone sono e si sentono impotenti. Ma a differenza loro io ero nelle condizioni di poter fare qualcosa di utile per combattere la pandemia pur non essendo un medico. Per iniziare, la start-up presso cui lavoro, Oxwash, ha iniziato a collaborare con l’NHS per sterilizzare l’equipaggiamento e l’abbigliamento medico protettivo per il coronavirus. Ma questo era solo un modo indiretto per aiutare ad affrontare il virus”. Continua…

Alla base della sua decisione c’è il senso di responsabilità

Alla base di questa scelta c’è il senso di responsabilità e prima di cominciare un senso di nervosismo: Devo ammettere di essere stato un po’ nervoso e che questo nervosismo lo ha sentito anche mia mamma! Insito in ogni vaccino c’è un che di ignoto e sconosciuto. Inoltre, la sperimentazione a cui ho preso parte è accelerata”.

Ha anche fornito dei dettagli molto importanti e interessanti in merito alla modalità di svolgimento del test: Il primo stadio comprendeva 510 partecipanti e riguardava la città di Oxford. Ad oggi lo studio è stato allargato ad altre zone del paese, come Southampton e Londra, oltreché esteso a sempre più persone arrivando in questo modo ad aumentare il bacino dei partecipanti a circa 1.100. Tre settimane fa sono dovuto andare al Churchill Hospital di Oxford per uno screening, ho preso il vaccino solo una settimana fa, ora devo aspettare circa un mese prima che i ricercatori mi facciano delle analisi del sangue e dopodiché avrò ancora due visite di controllo”. Personalmente il giorno dopo il vaccino mi sono sentito abbastanza male: alcuni dei sintomi che ho sperimentato sono stati affaticamento, dolori muscolari, dolore al petto e brividi. Eppure due giorni dopo mi sono sentito subito meglio. Diversamente da me, uno dei miei amici che ha preso parte alla sperimentazione è stato bene già a partire dal giorno dopo la somministrazione del vaccino. Si può dunque pensare che gli effetti del vaccino siano diversi da persona a persona e che non tutti si sentono allo stesso modo dopo aver ricevuto la vaccinazione!”

HOW TO DO FOR
©How To Do For - Tutti i diritti riservati