Covid, ci siamo: finalmente un’ottima notizia

di admin

Covid, ci siamo: finalmente un’ottima notizia

| mercoledì 06 Gennaio 2021 - 21:05

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Covid, ci siamo: finalmente un’ottima notizia

“I risultati fin qui ottenuti sono più che soddisfacenti, e davvero giustificano l’ingresso nelle successive fasi uno e due”. Con queste parole Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha illustrato all’istituto Spallanzani di Roma i risultati della Fase 1 della sperimentazione del Vaccino italiano ReiThera GRAd- CoV2. “L’Italia è in grado di giocarsi partite importanti su quella che è la capacità di generare tecnologia biomedica sofisticata”, ha detto Locatelli nella conferenza stampa di presentazione dei risultati della fase 1 del vaccino italiano.

“Quanto è venuto a realizzarsi – ha sottolineato Locatelli – può ben rappresentare un modello prototipale che resterà poi a documentazione di quanto il paese è in grado di garantire alle persone che vi abitano in termini di capacità di creare massa critica sofistica per la ricerca biomedica”. “Puntiamo a sviluppare 100 milioni di dosi di vaccino per anno. Il vaccino è stabile a una temperatura tra 2 e 8 gradi”, ha quindi detto la presidente dell’azienda Reithera sviluppatrice del vaccino italiano, Antonella Folgore. (Continua..)

“Abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante edil vaccino è ad una sola dose”, ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito. In conferenza stampa è intervenuto anche il commissario Arcuri: “A marzo importavamo la totalità dei dispositivi di protezione individuale, da luglio non lo facciamo più.

A marzo non producevamo nemmeno un ventilatore, oggi ne produciamo in maniera sufficiente. In queste settimane dipendiamo dalla capacità che altri paesi hanno sviluppato nella ricerca e nell’immissione in commercio dei vaccini. Nel lavoro di ReiThera, proviamo a raggiungere una qualche indipendenza anche nella dotazione di vaccini e costruiamo a chi verrà dopo di noi una capacità di ricerca e sviluppo che questo Paese prima di questa emergenza non aveva”, ha detto aggiungendo che il governo “ha destinato risorse sufficienti a finanziare la ricerca, serviranno non solo per ReiThera ma anche per altre esperienze. A dicembre è stato fatto il decreto che stanzia i fondi, il governo entrerà nel capitale dell’azienda per sostenerne la Fase 2 e 3.” (Continua..)

Locatelli è intervenuto stamane anche ad “Agorà” su Rai3 e ha parlato, tra le altre cose, della campagna di vaccinazione in Italia e della polemica sulla riapertura delle scuole. “Io sono un sostenitore assoluto della necessità di riaprire le scuole e di avere le lezioni in presenza. Le scuole vanno riaperte, è evidente, perché sono il nostro investimento sulla formazione delle generazioni future, e quindi va data priorità a questo tipo di attività rispetto per esempio alle attività sciistiche, fatto salvo che non voglio minimamente sottovalutare l’impatto economico di queste attività per chi di turismo invernale vive”. Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità si è detto da sempre a favore della didattica in presenza. “Mi sembra che in questo momento sia in atto una fase di interlocuzione tra il governo e le regioni e che sia stato raggiunto una sorta di accordo per una riapertura delle scuole superiori posticipata all’11 gennaio”. Sulle scuole, ha aggiunto, “sono stati prodotti dati dall’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con il ministero della Istruzione che documentano come il contributo in ambito scolastico alla diffusione del contagio sia marginale.

Siamo nell’ordine del 2% di tutti i focolai che sono stati registrati nel Paese. È chiaro poi che attorno alla scuola girano tutta una serie di problematiche, ivi compresa quella del trasporto pubblico, che meritano particolare attenzione e hanno poi portato alla creazione di tavoli con i prefetti per cercare di porre il Paese nelle migliori condizioni anche da questo punto di vista”. Tutto quello che riguarda le scuole “non è un aspetto né da sottovalutare né da non considerare”, ha evidenziato l’esperto. In 48 ore vaccino anti-Covid a 95mila persone: “Numeri non irrilevanti”
Riguardo la campagna di vaccinazione anti-Covid, Locatelli ha detto che ci sono differenze regionali significative ma “questa mattina siamo a oltre 179.000 persone vaccinate, un numero tutt’altro che irrilevante. Due giorni fa erano 84.000, significa che in 48 ore abbiamo vaccinato 95.000 persone”. L’Italia, ha aggiunto Locatelli, “è il secondo paese in Europa per numero di vaccinazioni fatte. Siamo partiti il 31 dicembre e siamo al 5 gennaio è troppo presto per fare bilanci negativi. Ma le differenze vanno colmate”.

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