“Ci risiamo. In reparto abbiamo ricominciato a ricoverare pazienti Covid con gravi insufficienze respiratorie”. È il grido di allarme che arriva da un infermiere dell’ospedale di Cremona, Luca Alini, che ha pubblicato su Facebook una foto scattata alla fine di un turno di lavoro e un lungo post per denunciare il ritorno in reparto di casi gravi di coronavirus. Pazienti con sintomi respiratori importanti come non se ne vedevano da settimane.
“Abbiamo ricominciato a ricoverare pazienti Covid con gravi insufficienze respiratorie”
“Non è mia abitudine farmi dei selfie, né tantomeno pubblicarli su Facebook. Questo l’ho fatto questa sera alle 22 circa, al lavoro. Non è una foto di marzo o di aprile. Per ora la cosa è limitata, non come a febbraio o marzo o l’inizio di aprile, quando i Covid erano 30 su 30 in reparto più altrettanti ricoverati in altri reparti, quando su 30 pazienti 26 erano ventilati. Ma il Coronavirus non si è dimenticato di fare il suo lavoro, e da bravo virus fa quello che deve: infetta nuovi ospiti per sopravvivere”, avverte il dipendente dell’ospedale cremonese.
La denuncia di un infermiere: Il virus non è sparito
“Noi esseri umani, invece, dall’alto della nostra intelligenza ed evoluzione tecnologica e scientifica, facciamo finta che non esista, qualcuno pensa non sia mai esistito, altri che sia un’invenzione delle case farmaceutiche o di qualche altra fantomatica lobby segreta”, denuncia l’infermiere. “Niente di tutto ciò.
Il virus esiste, non è magicamente sparito, e sta mietendo ancora vittime in altre parti del mondo. Da noi ha già dato, ma non sta scritto da nessuna parte che non possa ricominciare a farsi vivo, e, cosa più importante, il virus non lo sa che noi infermieri, medici, oss ed il resto del personale sanitario siamo distrutti da 3 mesi di lavoro intenso, fatto di paura, tensione, preoccupazioni, emozioni intense e continuo contatto con la morte”.
L’ospedale di Cremona non è più covid free
A Cremona era stata festeggiata alla fine di giugno la fine della prima ondata. L’ultimo paziente era stato dimesso il 30 giugno. Ma la pace è durata solo otto giorni. “Non siamo più Covid free, ma poco importa”, sottolinea Alini. Spero che tutto ciò che è stato non si ripeta, ovviamente, ma nessuno ne può avere la certezza”.
“Mi fa tristezza e rabbia allo stesso tempo che persone che non hanno la minima cognizione di causa si mettano a pontificare, a esprimere giudizi, a incolpare questo o quell’altro di crimini non meglio precisati. Tali personaggi farebbero meglio a tacere, a mio modo di vedere”, conclude l’infermiere. “La stragrande maggioranza delle persone non si rende conto che il mondo sta vivendo un evento che resterà nei libri di storia”