Coronavirus, due casi nel Sud e Centro del Paese: i test sono risultati positivi

di admin

Coronavirus, due casi nel Sud e Centro del Paese: i test sono risultati positivi

| martedì 25 Febbraio 2020 - 10:15

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Coronavirus, due casi nel Sud e Centro del Paese: i test sono risultati positivi

Due nuovi casi in Italia di Coronavirus. Sono risultati positivi ai test un imprenditore sessantenne di Firenze — rientrato da Singapore: ora si trova ricoverato in isolamento all’Ospedale di Ponte a Niccheri — e una turista di Bergamo in vacanza a Palermo, da ieri sera ricoverata in isolamento nell’Ospedale Cervello. È stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna — che, secondo quanto dichiarato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, è «pienamente cosciente» e «non presenta particolari condizioni di malessere» — e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti. Questo è il primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia.

Tenerife, dove lunedì è risultato positivo al test un medico italiano, mille persone sono tenute in quarantena nell’hotel H10 Costa Adejie Palace (lo stesso dove alloggiava il medico), nella località di Adejie. Militari e forze dell’ordine impediscono di entrare e uscire dal complesso turistico. (Continua…)

L’epidemia di coronavirus (Covid-19) è scoppiata in Cina alla fine del 2019 e da lì si è diffusa in 28 Stati. L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di contagi, dopo la Cina (oltre 77 mila) e la Corea del Sud (763): in base all’ultimo bollettino, sono 269 i casi accertati nel nostro Paese (contando anche i decessi e chi era malato ma è poi guarito), 206 nella sola Lombardia (più della metà nella cosiddetta «zona rossa» del Lodigiano). Sei i nuovi casi in Veneto, dove il totale di persone positive sale a 38.

Sette persone che avevano contratto il virus sono morte. Si tratta di un uomo di Vo’ Euganeo (Padova) di 78 anni, una 77enne di Casalpusterlengo, un’anziana di Trescore Cremasco (Cremona), già debilitata a causa di un tumore; un 84enne di Villa di Serio (Bergamo) che aveva patologie pregresse, un 88enne di Codogno, nel Lodigiano; un 80enne di Castiglione d’Adda; un 62enne sempre di Castiglione d’Adda. Fondamentale, in questi casi e se dovessero verificarsene altri, è capire se il virus e l’eventuale conseguente malattia sono la causa o una concausa del decesso: le prime vittime italiane erano già più o meno gravemente malate e la Covid-19 ha fatto precipitare la situazione. (Continua…)

Le autorità stanno adottando una serie di misure per contenere il contagio. La più importante è quella relativa a chi è rientrato dalla Cina e deve stare in quarantena per 14 giorni (anche se ci sono stati periodi di incubazione più lunghi, seppur rari). Lombardia, Veneto e le altre regioni coinvolte hanno previsto la chiusura delle scuole e la sospensione di manifestazioni ed eventi. Ci sono poi le cosiddette zone rosse, quelle dei focolai, in cui non si può entrare e da cui non si può uscire: lo ha stabilito un decreto che coinvolge 11 comuni. Un altro decreto permette alle aziende delle zone rosse di far lavorare i loro dipendenti da casa, in remoto.

Le misure attivate dalle autorità locali per contenere l’epidemia coinvolgono oltre 50 mila persone: i comuni in quarantena sono undici, in Lombardia è in vigore un provvedimento che prevede, tra le altre cose, la chiusura delle scuole. Gite scolastiche e progetti di scambio e gemellaggio saranno sospesi fino al 15 marzo per le scuole di ogni ordine e grado. Lo prevede il dpcm attuativo del decreto sul Coronavirus firmato lunedì sera, che coordina le varie ordinanze degli ultimi giorni. È previsto il rimborso per chi ha già pagato i viaggi. Le assenze degli studenti oltre i 5 giorni andranno giustificate con certificato medico. Le scuole chiuse per l’emergenza potranno attivare «modalità di didattica a distanza».

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