Coprifuoco, cosa significa, e in cosa consiste realmente

di admin

Coprifuoco, cosa significa, e in cosa consiste realmente

| sabato 17 Ottobre 2020 - 09:49

Condividi su:

Facebook Twitter
Coprifuoco, cosa significa, e in cosa consiste realmente

confinamento notturno. Da noi, quasi per un riflesso condizionato, è partito l’uso a manetta di coprifuoco. Ma il senso con cui lo stiamo adoperando in questi giorni da noi è certamente da rivedere. Perché al vaglio del Governo italiano non sono al momento presenti misure simili a quelle annunciate dal presidente francese Emmanuel Macron, che intervenendo in televisione ha annunciato un “vero” coprifuoco per sette città:

Parigi, Grenoble, Lille, Lione, Montpellier, Saint-Etienne, Aix-en-Provence, Marsiglia, Rouen e Tolosa. Che in soldoni si traduce nel fatto che, a partire da sabato dalle 21 alle 6, nessuno potrà uscire di casa, salvo per “motivi validi”. Questo è il coprifuoco, cioè il “confinement” alla francese.

Che cosa significa la parola “coprifuoco”
Nel vocabolario Treccani, la definizione della parola coprifuoco è la seguente: “Divieto straordinario di uscire durante le ore serali e notturne imposto dall’autorità per motivi di ordine pubblico, in situazioni di emergenza”. Ovviamente in senso estensivo, evidenzia il vocabolario, spesso viene usata questa parola per definire una proibizione evidenziata in maniera scherzosa: “Non vengo al pub, mia madre ha messo il coprifuoco”.

Allo stesso tempo, coprifuoco non è nemmeno paragonabile all’altra che abbiamo imparato a usare in questi mesi, lockdown, che indica uno stato di blocco delle attività, di isolamento di un luogo, diverso quindi da un blocco per fasce orarie come indica, per l’appunto, uno stato di coprifuoco.

Perché stiamo usando la parola coprifuoco in maniera errata
Siccome la parola “coprifuoco” indica un divieto assoluto di uscire durante le ore notturne, che nel nostro Paese è stato usato, ad esempio, in tempi di guerra, è dunque inappropriato usare questa parola per definire le misure di chiusura anticipata alle 22 che il premier Giuseppe Conte e i ministri del suo Governo stanno valutando in queste ore per esercizi commerciali, ristoranti, bar e attività serali e notturne.

Che certamente impedirebbero alle persone di trovarsi in questi luoghi, ma non certamente di spostarsi liberamente da un luogo all’altro. Ovviamente la situazione della pandemia è in continua evoluzione e non è impossibile che le chiusure anticipate di cui stiamo discutendo possano trasformarsi nelle prossime settimane in un coprifuoco reale, come in Francia. Cioè in un “confinement”. Ovviamente speriamo tutti di no, ma per evitarlo l’unica cosa da fare è lavarsi le mani, indossare la mascherina e stare a distanza.

HOW TO DO FOR
©How To Do For - Tutti i diritti riservati